giovedì 26 aprile 2012

Trentesima tappa: Dease Lake - Bob Quinn Lake - Telegraph Creek

Anche questa tappa o meglio tappone, tutto in un volo, tre aeroporti, una fermata breve a Bob Quinn Lake per una formalità burocratica e poi diretti a Telegraph Creek. Un meteo non favorevole al volo e un arrivo quasi da mozzafiato... stallo compreso.

Che ci crediate o no, ho dovuto abortire due tentativi di decollo a Dease Lake. Il primo tentativo con un carico superiore a quello consentito di carburante e al secondo con il massimo di carico consentito. Al terzo tentativo con carburante giusto e 150 kg tra peso pilota e viveri, riesco a staccare il triciclo dalla pista. La colpa è mia, non ho tenuto conto del tempo avverso e della quota di altitudine. "Quasi volevano togliere il brevetto di pilota del simulatore e anche la licenza di FSX".

Dopo una sosta di 24 ore, al terzo tentativo riesco a decollare e ripartire da Bob Quinn Lake. Manetta al massimo e un rateo di salita da 400 piedi al minuto, ma quanta fatica per il mio cessna a portarmi in quota.

Finalmente sono in quota a circa 7000 piedi, la visibilità che scarseggia sempre più, ma felice perchè il cessna non ha niente di rotto.

Le nuvole si divertono a nascondere tutto, ma riesco a vedere l’aeroporto di Iskut Village.

Ho davanti a me una “chiara veduta” di Tuktsayda Mountain.

Sorvolato Tuktsayda Mountain il meteo di FSX mi riporta di una visibilità stupenda, lascio dietro di me tutta la pioggia e la foschia.

Già vedo l’aeroporto di Bob Quinn Lake e devo atterrare per una questione burocratica. Visti i falliti tentativi di decollo a Dease Lake vogliono assicurarsi l’integrità del cessna per continuare il volo. 

Solo cinque minuti di sosta e già sono in fase di decollo.

E’ quasi una fotocopia della tappa precendete, con un paesaggio iniziale quasi primaverile e poi invernale delle bianche nevi di Hankin Peak.

La vallata tra Hankin Peak e Mt. Edziza è nascosta da una folta foschia, ma riesco a vedere in lontananza alcuni volatili...

... e non le solite macchie.

La valle si allarga sempre più e la foschia per effetto del riscaldamento della terra nasconde tutto.

Se sotto il cessna è quasi tutto coperto, sopra invece è uno spettacolo.

Neanche il tempo di un secondo scatto che tutto cambia ancora... più mi avvicino alla pista di Telegraph Creek, più il meteo è instabile.

Purtroppo anche a me Plan-G e FSX non vanno daccorto nel piano di volo.

Ha cominciato a piovere e scarseggia la visibilità a poche miglia dall’aeroporto di Telegraph Creek.

Preparo il cessna all’atterraggio, ma invece di arrivare davanti alla pista, scelgo di aggirare la collina. Una scelta sbagliata!!! In pochi secondi ho rischiato di precipitare nel bosco... ero talmente concentrato a trovare la pista che la velocità si è ridotta di molto e subito un avviso sonoro di stallo diceva il pericolo di perdita di portanza. Manetta al massimo e picchiata per richiamare quasi subito in cabrata. L’azione è stata rapita e sono riuscito ad atterrare anche stavolta senza rompere niente.

P.S.: troppi errori di pilotaggio... forse non era un giorno fortunato per volare... ma è andata bene!!!
ALLA PROSSIMA ;-)

2 commenti:

  1. Steso identico bug che ho avuto io: o è PlanG o il GPS che lì dà i numeri. Quello di andare in stallo perché troppo concentrati nel cercare una pista è un errore che ho imparato ad evitare quando ho fatto il giro del mondo sul Mooney Bravo e poi arrivo sempre un po' troppo veloce sulla pista, ma preferisco così perché evito di venir giù come un'incudine. C'è di buono che i velivoli che usiamo noi perdonano molto, ma proprio molto.

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  2. Ciao
    si hai ragione... e basta poco per richiamarli; però anche la pista non è in una posizione facile ;-)

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