sabato 22 ottobre 2011

Nona tappa: Apex Airpark-Bowerman

Fatta anche questa nona tappa… dal piano di volo sembrava semplice ma è stata impegnativa, durante il volo non ho seguito al 100% la rotta, ho fatto qualche variazione, soprattutto per la pioggia e per la scarsa visibilità. A dire il vero questa volta non ho dato ascolto ai siti di meteorologia e ho voluto fare di testa mia, non vedevo l’ora di provare la demo consigliata da Vigilius.
Ecco come si presenta il meteo alle 10.30 di sabato 22 ottobre 2011… certamente non per una tappa VFR.

Decollo da Apex Airpark e subito noto il cambiamento in generale l'aspetto dell’aeroporto e della natura circostante. “Vi faccio notare che per riuscire a installare questo pacchetto ho dovuto mettere tutto al minimo, ad esclusione del meteo”. Le nuvole sono troppo basse e rischio di non vedere niente e allora con un po' di rischio resto sotto alla  quota minima.


Seguo la rotta stabilita che costeggia questa insenatura dell’Oceano Pacifico e noto che vicino a queste zone di "mare" la stagione è ancora verde… però c'è un’albero secco.


Ho fatto uno scatto dall’alto e sono rimasto stupefatto… è impressionante l’uguaglianza… giudicate voi.


Faccio una risatina e penso che non sono l’unico "pazzo"… ci sono delle barche e vi posso assicurare che in questa insenatura l’acqua è molto agitata.

Nel gps vedo un aeroporto, il Bremerton National Airport e senza pensarci due volte cambio rotta. Per fortuna il radio faro è visibile e senza nessun problema raggiungo la pista uno, dove ho chiesto l'autorizzazione per l’atterraggio.


Senza forzare i freni, faccio tutta la pista nella sua lunghezza così posso vederla bene, riesco a notare perfino la scia che lasciano i pneumatici.
Esco dalla pista e senza perdere tempo chiedo subito l’autorizzazione al decollo per la pista uno e così faccio tutta la lunghezza dell’aeroporto un’altra volta. Quanti aerei fermi, l’unico “incosciente” sono io. Arrivo vicino alla pista uno e vedo per terra anche dell’olio, è meglio che la eviti per non sbandare nel decollo.


Si riparte, ma senza non guardare la bella panoramica di questo aeroporto… devo tornare al piano di volo originale ma mi accorgo che forse sarò testimone di un incidente stradale… spero che nessuno si sia fatto male.


Peccato che le nuvole basse, nascondano la bella visuale che potrei avere, ma posso notare che in questa zona ci sono tanti piccoli laghetti.


Finalmente ho raggiunto la rotta stabilita e come al solito Vigilius non ama le vie facile ma sempre quelle più complicate. Va bene lo stesso… seguiamo la rotta nella valle di destra che ci porta al Lake Cushman.


Passato il lago Cushman mi ritrovo in una stretta valle e da qui inizio a salire perchè devo oltrepassare la “Olympic National Forest” per ritrovarmi in un’altro lago il "Wynoochee Lake".


Purtroppo il tempo peggiora sempre di più… e le informazioni che si vedono confermano l’immagine e non potrò vedere ne l’Olympic National Forest, ne Wynoochee Lake.

Dopo qualche miglio provo a scendere di quota un po’ alla volta, sempre con il rischio di trovare qualche ostacolo davanti… ma con un po’ di fortuna riesco a trovare il tortuoso fiume Wynoochee, decido di seguirlo e sono sicuro che mi porterà fino a trovare la Olympic Hwy 12 e anche il Chehalis River.


Da qui basterà seguire il fiume o la strada... provo a immaginare come sarebbe stato questo volo senza pioggia, senza nebbia… difficile a pensare, ma noto quanto sia trafficata la Olympic Hwy 12. Ci siamo, in lontananza vedo il ponte di Aberdeen…


... peccato che il mio pc non riesca più a caricare le varie texture, ma riesco a vedere una ciminiera, un ponte girevole e poco lontano anche una nave cargo… allora siamo vicini all’aeroporto di Bowerman.


Ho l’autorizzazione per atterrare alla pista 6, vedo anche una boa di segnalazione in acqua, che mi distrae e mi trovo un po’ alto… ma niente paura, riesco lo stesso a fare un bel atterraggio, senza però (e qui mi dispiace a non essere riuscito a fare nessuna fotografia) un ultimo spavento… un gabbiano mi è passato davanti all’elica… sono rimasto pietrificato. Atterro con l’immagine di questo gabbiano…


Lascio che il cessna rallenti da solo, esco all’ultima uscita utile… vedo alcune persono sotto la pioggia che stanno riparando un aereo e c’è pure uno spazio dove posso parcheggiare.




Doveva essere una tappa semplice e di panorama, ma invece la pioggia, la nebbia e questo" addon demo" l'ha resa un po' movimentata; chissà cosa ci offrirà invece Viglilius e Maury. ALLA PROSSIMA :-)

3 commenti:

  1. Quando hai il meteo con così tante nuvole basse e foschia ecco che il PC, anche il mio, entra in crisi di memoria e il fenomeno del blurry, texture sfocate, aumenta a dismisura. Aumenta anche se, come me, cambi spessi visuale e, specie dalla visuale esterna, continui a cambiare inquadratura per trovare lo scatto più significativo. Rimedi? Alcuni esistono: volare con tempo bello o poche nuvole, specie quelle basse, ridurre la formazione delle nuvole a distanza (che mi frega avere le nuvole disegnate a 100 km? Si perde un po' in realismo, ma bisogna scendere a qualche compromesso), diminuire il dettaglio (ma quando mai!), mettere in pausa il simulatore per dare il tempo allo scenario di caricarsi, usare aerei non troppo veloci (come il mio e il tuo), nei casi più gravi assegnare un tasto, io ho scelto il Tab, all'opzione 'Aggiorna scenario' che ricarica lo stesso e mette a fuoco tutto. ;-)
    Sono una vecchia volpe e conosco molti trucchi: potenza del PC spompo! Comunque grande scenario quello Orbx, purtroppo hai avuto proprio un meteo sfigato per le texture. La prossima tappa sarà più free perché darò partenza e arrivo poi ognuno farà come meglio crede.

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  2. Ciao

    hai centrato il nocciolo della questione... infatti cerco sempre di cambiare poco le varie visuali, altrimenti poi ho tutto sfuocato... un grazie per la dritta, non l'ho sapevo, anche se il comando è presente, ma non utilizzato... comunque già assegnato al tasto TAB; ma resta sempre che il pc non è più performante.
    Ritornando alla prossima tappa, credo che sarà interessante l'idea di avere solo la partenza e l'arrivo.

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  3. La cosa è ormai risaputa,continuando a cambiare le inquadrature tutto si rallenta,ma così si deve fare per scattare le foto,a meno che non ci si limiti come nella realtà a scattare solo dall'interno...purtroppo è poco scenico e non si fà quasi mai...per il tempo non oso proverir verbo vi rimando al mio blog....comunque i miei complimenti a Romy bellissimo racconto e mi piacciono anche le foto...Salutoni Maury

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